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Ditta Produttrice : Fei Company - Oxford Instruments
Configurazione Strumentale | Data di installazione :
2005
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La Microscopia Elettronica a Scansione (SEM) permette di ottenere, da un opportuno campione, immagini tridimensionali ad alta risoluzione (~100 A) mediante scansione di un fascio di elettroni in una piccola area del campione in esame. Tutti gli effetti che si producono nel punto di impatto del fascio possono essere utilizzati, tramite appositi rivelatori, per produrre contrasto, quindi l'immagine. Inoltre l'analisi dei raggi X prodotti permette di effettuare analisi composizionale ad alta risoluzione spaziale (microanalisi).
Le modalità di lavoro principali sono 3 :
High Vacuum - In questa modalità il Microscopio opera come un SEM tradizionale su campioni conduttivi con osservazione simultanea di segnale di elettroni secondari ( SED) e retrodiffusi ( BSE ) senza limitazioni di campo visivo.
Low Vacuum -In questa modalità il Microscopio può operare in condizioni di basso vuoto ( <= 1.5 Torr ) con osservazione simultanea di elettroni secondari ( SED ) tramite apposito rivelatore (LFD) e retrodiffusi (BSE) senza limitazioni del campo visivo. Il processo di ionizzazione del gas permette la compensazione della carica sul campione consentendo l'osservazione di campioni non conduttori senza metallizzazione.
ESEM -In questa modalità il Microscopio può operare in condizioni estreme di basso vuoto (<=20 Torr ) con osservazione di elettorni secondari ( SED ) tramite apposito rivelatore (GSED) con limitazioni del campo visivo ( ingrandimento minimo ~240X). ANche in questo caso, il processo di ionizzazione del gas permette una compensazione della carica sul campione consentendo l'osservazione di campioni non conduttori senza metallizzazione. La relativamente alta pressione a cui si trova il campione consente la osservazione di campioni con un alto contenuto di sostanze volatili come acqua, grassi ecc... . Raffreddando opportunamente il campione, èpossibile lavorare in condizioni di 100% di umidità relativa. L'osservazione conteporanea di elettroni retrodiffusi è possibile tramite l'utilizzo di un apposito rivelatore ( GBSD ).
Si tratta di una tecnica molto generale che trova applicazione sia in campo biologico che nella scienza dei materiali ogni qualvolta si renda necessario visualizzare strutture a forte ingrandimento (da 10X a 100.000X). Particolarmente importante, soprattutto nel campo delle scienze dei materiali, è la possibilità di effettuare una analisi composizionale con risoluzione spaziale dell'ordine del micron.
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